La “bomba”, macchina inventata dal matematico polacco Marian Rejewski all’inizio del ‘900, utilizzava una serie di cilindri che, seppure con velocità diverse, allineandosi, decodificavano un messaggio.
E se la nostra vita fosse un rotore, in mezzo ad altri rotori, ognuno diverso seppur unico, ed il senso ultimo dell’universo ci attraversasse e percorresse per creare un incessante flusso sempre in movimento, destinato a rivelarsi e a rivelarci solo in un supremo allineamento, nascosto ai singoli ma completo nella sua totalità?
Come parti di un quadro più ampio in continua evoluzione, le nostre esistenze ruotano e si allineano, ognuna con le sue dimensioni e peculiarità, per costruire un senso comune:
contemporaneamente, parte di noi sfuggente, connessione del tutto, ci attraversa come fili invisibili e crea la tessitura di tempo e spazio.
TIME/REJEWSKY è un complesso di arte iterativa, composta da 6 serie di opere, 5 digitali ed una fisica, generate da un algoritmo dedicato realizzato appositamente.
Ogni serie conta 25 esemplari, selezionati personalmente da un pool generato molto più ampio.
Per ogni serie, sono definiti dei parametri di base che, con alcuni gradi di variabilità mutano e si evolvono durante la generazione stessa delle opere, in un forte parallelismo con l’evoluzione del flusso degli eventi che condizionano la vita di ognuno di noi; ogni iterazione è accompagnata da una breve frase e lo spirito di ogni serie è sintetizzato da una breve poesia, anche essi realizzati dallo script di generazione.